09 aprile 2018

Il sapore metropolitano della street art

Incoho è un progetto a cui avete lavorato sin da subito, quando era ancora solo un’idea nella mente di Donatello Blanco. Come potremmo riassumere il percorso fatto fin qui?

Abbiamo accettato con entusiasmo la sfida che Donatello ci ha lanciato, dando forma ai suoi sogni e alla sua visione in un progetto che si è rivelato impegnativo, ma anche molto stimolante. abbiamo voluto inserire degli elementi di innovazione, senza mai perdere di vista la vivibilità e la funzionalità degli spazi, sia per gli operatori, sia per gli ospiti. Il focus sempre sul desiderio della committenza: creare un’atmosfera sofisticata, ma casual.

Gli obiettivi che vi eravate prefissate nella progettazione iniziale si possono dire raggiunti?

Ci riteniamo molto soddisfatte del risultato finale e di questo siamo riconoscenti a Donatello che ha avuto fiducia in noi e nelle nostre idee. Evidente è lo spunto progettuale di ricreare un giardino in un interno, motivo per cui grande spazio è stato dato al verde.

Il via con il progetto giardino è stato incredibile!
La presenza di Tellas è stata straordinaria a Galatina e per il territorio. Da dove viene questa idea?


Abbiamo voluto puntare sulla provocazione e la forza espressiva della street art, una forma d’arte che ha raggiunto grande notorietà in tutto il mondo e che è stata universalmente riconosciuta negli ultimi tempi. L’abbiamo scelta come punto di forza della nostra proposta di allestimento del giardino di Incoho. Donatello Blanco, come un moderno mecenate, ha accettato con entusiasmo questa provocazione. In quanto stilisticamente vicino al concept del progetto, cioè quello della natura, abbiamo voluto fortemente coinvolgere Tellas, artista del gruppo Viavai Project, con il quale siamo entrate in contatto a Racale attraverso Staisinergico, coworking di cui facciamo parte.

Se queste sono le premesse, cosa dobbiamo aspettarci per il completamento del progetto?


Stiamo lavorando a un allestimento alternativo e informale da accostare alla scenografia dal sapore metropolitano che Tellas ci ha consegnato, qualcosa di insolito che ci stiamo divertendo un sacco a immaginare e realizzare.